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La prima prevenzione nasce dall'informazione

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NEWS

Laboratori di biosicurezza e la gestione ambientale del rischio biologico.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha, da tempo, riconosciuto l'importanza della sicurezza e della biosicurezza in particolare, fornendo delle linee guida internazionali sui temi di safety and security.
Tra i temi affrontati vi è la progettazione dei laboratori, che si dividono in "di base" (livello 1 e 2), "di contenimento" (livello 3 o BLS3) e "di massimo contenimento" (livello 4 o BLS4). L'assegnazione del livello di biosicurezza tiene conto delle caratteristiche strutturali del laboratorio, delle capacità di contenimento, delle attrezzature, delle attività svolte e delle procedure operative necessarie per lavorare con agenti biologici appartenenti alle quattro categorie.
L'assegnazione del livello deve derivare da una valutazione del rischio e non essere fatta solo in base al gruppo di rischio cui l'agente patogeno appartiene, ad esempio se lavorassi con un patogeno di gruppo 2 ma con produzione di aerosol molto concentrati, sarebbe più indicato un livello di biosicurezza 3 che assicura maggiore contenimento.
La progettazione dei laboratori di biosicurezza deve quindi tener conto non solo delle strutture, ma anche delle attrezzature, scelte in base al tipo, durata dell'attività con un dato agente biologico.
Nella tabella successiva, tratta dal manuale dell'OMS, è riassunto quanto sopra esposto:

Gruppi di rischio per Livello di biosicurezza

Questo articolo tratterà delle misure strutturali di contenimento per i laboratori BS3 e BS4 che, come si evince anche dalla tabella seguente, sono quelle maggiormente stringenti:

caratteristiche dei livelli di contenimento

 


Oltre alle dotazioni di base, i BSL3 e BSL4 devono essere separati dalle aree di passaggio tramite una zona filtro con porte a chiusura automatica e interbloccate in modo tale che se ne apra una sola porta alla volta.
L'intero laboratorio deve essere facilmente decontaminabile e, dunque, tutte le superfici devono essere facilmente lavabili nonché il laboratorio stesso deve essere sigillabile per la decontaminazione mediante gas.
Per evitare la dispersione aerea dei microrganismi verso l'ambiente esterno l'areazione deve avere pressione negativa e l'aria del laboratorio può essere filtrata con filtri HEPA ("high efficiency particu-late air", sistema ad alta efficienza di filtrazione delle particelle d'aria), ricondizionata e fatta ricircolare all'interno del laboratorio stesso. L'aria in uscita dal laboratorio (tranne quella proveniente dalle cappe di sicurezza biologica) deve essere scaricata direttamente all'esterno dell'edificio, in modo da disperdersi lontano dagli edifici e dalle prese d'aria. A seconda degli agenti utilizzati, anche gli scarichi dell'aria dovranno essere dotati di filtri HEPA.
La fornitura idrica deve essere dotata di sistemi che impediscono flussi di ritorno e vicino a ciascuna uscita deve essere a disposizione un lavandino con rubinetto azionabile senza l'uso delle mani.

Oltre a tali caratteristiche strutturali, un laboratorio di massimo contenimento di livello 4 necessita di:

  1. Contenimento primario: attuabile tramite l’utilizzo di cappe di Classe III che devono essere posizionate in un locale apposito, separato ed accessibile tramite un minimo di due porte.

Le zone filtro, di entrata e uscita, devono essere diverse e quella di uscita dotata di doccia.

Infine, per introdurre qualsiasi tipo di materiale all’interno, è necessaria l’installazione di una camera di fumigazione o di un’autoclave a doppia porta interbloccate.

Alternativamente il contenimento è attuabile tramite l’utilizzo di tute complete pressurizzate che non essendo una misura di progettazione non sarà trattata in questo articolo.

  1. Decontaminazione degli scarichi: tutti gli scarichi provenienti dall’area protetta, dalla camera di decontaminazione, dalla doccia di decontaminazione o dalle cappe di sicurezza biologica di Classe III devono essere decontaminati prima dello scarico finale preferibilmente tramite trattamento mediante calore e spesso necessitano di una correzione del pH. L’acqua proveniente dalle docce e dalle toilette del personale può essere scaricata direttamente nel sistema fognario senza trattamento.
  2. Alimentazione di emergenza: come ad esempio un gruppo elettrogeno o gruppi di continuità.
  3. Sifoni per lo scarico di sicurezza: anche gli scarichi a pavimento devono essere conformi alle misure di contenimento.        

Ovviamente non bisogna dimenticare che, ancor più che per BLS3, il laboratorio di massimo contenimento deve essere posizionato in un edificio separato o in una zona chiaramente delimitata all’interno di un edificio sicuro. L’ingresso e l’uscita del personale e dei materiali devono avvenire attraverso un sistema a filtro con porte interbloccate a tenuta d’aria. Inoltre per personale che lavora nel laboratorio di massimo contenimento è obbligatorio la doccia prima di indossare gli abiti della vita civile.

Infine nella struttura deve essere mantenuta una pressione negativa, come per il BSL3, ma oltre all’aria fornita anche l’aria estratta deve essere filtrata con filtri HEPA.

 

 

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